Domani lo spirito di abbandono per accettare le cose che non posso cambiare.
Donami anche lo spirito di forza per cambiare le cose che posso cambiare.

domenica 4 dicembre 2011

Paesi tuoi

Paesi tuoi
di Cesare Pavese
editore Einaudi
pag. 137 [la storia è di 92 pagine]
prezzo di copertina euro 9,5



Bellissimo, da leggere, un Italia d'altri tempi che in un certo senso purtroppo un po' si è persa e purtroppo un po è rimasta. Due mondi a confronto, due culture a confronto, un finale... senza parole...

Voto 4/5

lunedì 21 novembre 2011

In viaggio su una gamba sola

In viaggio su una gamba sola
di Muller Herta
Premio Nobel per la letterautra 2009

Marsilio Editore

pag. 168

prezzo di copertina 15,00 euro
[edizione economica 9 euro]


Dalla copertina:
"Il premio Nobel 2009 a Herta Muller riporta alla nostra attenzione questo romanzo per tanti aspetti autobiografico, scritto subito dopo il passaggio dell'autrice dalla Romania alla Germania ovest (1987) e pubblicato nel 1989 alla vigilia della caduta del Muro di Berlino. si tratta di una delle prime e più forti testimonianze della difficoltà di vivere quel passaggio. E' un'opera che raccona, infatti, l'esperienza di fuga da una dittatura e il travaglio di un esilio volontario, tanto cercato quanto doloroso e traumatico; della nostalgia e della perdita, della vita nomadica, di una coazione al movimento attraverso stazioni grandi e piccole, sui treni, scompartimenti, sale d'aspetto e lungo binari.
Con uno stile secco e tagleinet, con un racconto senza ornato e senza tentazioni sentimentali, con una lingua alla quale resterà sostanzialmente fedele negli anni, Herta Muller fissa quasi ossessivamente gli oggetti e i gesti minimi di una vita tra confidi e non-luoghi, racconta gli amori, le inibizioni e i ricordi di una giovane donna, il suo disagio di fronte a nuove relazioni umane.
questo romanzo, nel quale si intrecciano e si confondono valenze simboliche e dati di realtà, costituisce senza dubbio una tappa centrale nel coerente percorso di scrittura che ha portato Herta Muller a ottenere il massimo riconoscimento internazionale" di Maria Fancelli

Ho letto questo libro per il club del libro di un buon libro un ottimo amico su facebook. Purtroppo devo dire che il libro non mi è piaciuto molto, anche se sono convita che sia per il fatto che non sono stata in grado di capirlo. L'ho trovato molto frammentario, e come dice Maria Francelli "si confondono valenze simboliche e dati di realtà" e devo dire che questo ha confuso anche me...
Per il club mi ha dato modo di apprezzarlo di più di quanto non avessi fatto da sola, ha dato come sempre diversi spunti di conversazione, credo che darà un'altra possibilità a Herta Muller.

voto 3/5

giovedì 3 novembre 2011

Grandi speranze

Grandi speranze
di Charles Dickens
pag. 544
Garzanti Libri
prezzo di copertina 10,50


Quarta di copertina:
La vicenda di questo splendido romanzo di Dickens – uno dei migliori per coerenza e compattezza costruttiva e per maestria stilistica – ruota intorno a un’illusione che segna irreparabilmente la vita di Pip, il protagonista, un ragazzo del popolo: abbagliato dalle “grandi speranze”, lungo il percorso della’infanzia alla maturità le vede svanire una dopo l’altra; all’indefinita trepidazione dell’attesa si va sostituendo la disillusione tragica, iscritta nitidamente sulle rovine e sulla morte. La scena finale del reincontro di Pip con Estella non è un vero “lieto fine”, e non fornisce risposte: Dickens dice solo che Pip non vide “l’’ombra di un altro distacco”

Grandi Speranze è un romanzo di formazione, cioè riguarda l’evoluzione del protagonista dall’infanzia all’età adulta. La quarta di copertina descrive in modo egregio cosa succede in questa evoluzione.
Partendo dall’inizio, il protagonista del romanzo è Philip Pirrip, chiamato semplicemente da tutti Pip. È lo stesso Pip che, da adulto, narra la sua storia. Inizia la sua storia quando era un bambino di 7 anni, è orfano e vive con la sorella molto più grande di lui e il marito Joe Gargery. I rapporti con la sorella non sono dei migliori visto che lei è manesca, va meglio con il cognato, suo alleato e amico.
Il futuro del giovane Pip è già deciso: quando avrà raggiunta l’età giusta diventerà apprendista fabbro per il cognato e farà quel lavoro. Pip è un bambino molto curioso e gli piace imparare, anche se le condizioni non sono delle migliori.
Il libro si apre con un episodio curioso, Pip al cimitero, sulle tombe dei genitori, fa un incontro a dir poco terrorizzante con un forzato evaso di prigione. Quel’uomo terrorizza Pip e lo convince ad aiutarlo, infatti il bambino tornerà da lui la notte stessa con cibo e una lima.
Nella vita di Pip, a mio avviso, ci sono tre momenti fondamentali che la modificano. Il primo è certamente il fatto di andare a fare compagnia a un anziana nobile: Miss Havisham.
Miss Havisham è una personaggio molto particolare e importante per tutta la storia, da lei il giovane Pip incontrerà Estella, sua coetanea, che la nobildonna aveva adottato quando aveva pochi anni di vita e l’ha plasmata a suo piacimento per farla diventare una donna fredda e arida che si vendichi per lei degli uomini, a causa di un vecchio torto subito che le ha fatto letteralmente fermare la vita.
Pip cui si innamorerà dal primo istante della bella Estella, nonostante lei lo tratti male, e proprio a causa sua inizierà a vergognarsi di quello che è, della poca istruzione che ha, delle buone maniere che nessuno gli ha potuto insegnare, dei vestiti non adeguati e anche del suo primo amico Joe.
Pip frequenterà la villa per qualche anno, finché non giunge il momento di diventare l’apprendista di Joe.
Il periodo di apprendista di Pip durerà poco visto che un anonimo benefattore decide di farlo diventare un Signore. Questo è il secondo evento che cambierà la vita di Pip. Il giovane deve trasferirsi a Londra dove prenderà lezioni, dove disporrà di molto denaro a suo piacimento, dove crescerà.
In queste pagine Pip da giovane ed ingenuo diventa odioso. Si vergogna delle sue origini: quando va a trovare Miss Havisham [che crede essere la sua benefattrice anonima] ed Estella non si cura di andare a trovare Joe. Inizia a spendere e spandere, accumula debiti. Anche se in fondo all’anima credo che quella sincerità, lealtà ed ingenuità di bambino non sparisce totalmente, ma in queste pagine è difficile trovarne i segni.
Come dicevo Pip è convito che la sua benefattrice anonima sia Miss Havisham, e nelle sue fantasie crede che il suo progetto finale sia quello di unirlo in matrimonio con Estella e farli vivere in quella bella villa che gli farà ristrutturare e sistemare. Rimane in attesa che il suo benefattore si riveli, cosa che succederà quando avrà 23 anni.
Ed è proprio questa sua convinzione, che ha fin dall’inizio, che lo porta a decidere di aiutare l’aiuto del benefattore, che lo porta a comportarsi in certi modi.
Ma nulla è come sembra, il terzo evento che cambierà Pip sarà proprio la scoperta dell’identità del suo benefattore. Questa scoperta lo cambia ancora, gli farà capire quali sono le cose davvero importanti, tirerà fuori tutta la riconoscenza che non ha avuto per Joe nei confronti del suo benefattore, e non lo abbandonerà mai, anche se il suo primo istinto è quello di scappare lontano.
Il libro termina 11 anni dopo con l’incontro di Pip con Estella, rimasta sola dopo aver sposato un uomo violento, e la loro promessa di amicizia.

Devo dire che il personaggi di Pip mi è piaciuto molto, da bambino ti fa tenerezza, anche un po’ pena, da ragazzo riesci ad odiarlo per il suo comportamento immaturo, anche se in fondo è normale, tutti i ragazzi sono immaturi e si comportano di conseguenza, quante volte ci siamo vergognati per cose che ora ci sembrano assurde, quante cavolate abbiamo fatto… E poi l’ultimo periodo, in cui capisce, cresce, matura e diventa un vero uomo.
Come ho detto in fondo all’anima è sempre buono nei suoi intenti, aiuta il suo amico senza dirgli nulla, si capisce che è solo un po’ oscurato, che l’amore e i soldi gli hanno confuso le idee.
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Cercando informazioni su internet, su wikipedia, si fa una curiosa scoperta, il finale originale in realtà era un altro, alcune edizioni pare che li riportino entrambi con le note esplicative di Dickens, che purtroppo non vengono riportate.
Finale originale:
Pip incontra Estella sulla strada. Suo marito Drummle è morto, e lei si è risposata, con un dottore. Estella e Pip si scambiano i convenevoli di rito, dopodiché Pip afferma che sebbene alla fine non sia potuta essere sua, egli è lieto di vedere che adesso è una persona differente, diversa dalla ragazza dal cuore di ghiaccio che Miss Havisham aveva plasmato. Il libro termina con Pip che dice: «La sofferenza è stata più forte degli insegnamenti di Miss Havisham e le ha dato un cuore per capire quali sono stati i miei reali sentimenti per lei.»


voto 5/5

giovedì 27 ottobre 2011

Frankenstein - ossia il moderno prometeo

Frankenstein, ossia il moderno prometeo
di Mary Shelley
Oscar Mondadori
pag. 232

Non vorrei sbagliare la la mia edizione è del 1982, acquistata su http://www.comprovendolibri.it/, quindi non so il prezzo, però ci sono varie edizioni e vari prezzi.

Mary Shelley, l'autrice, appena 19enne, in un estate del 1816, si ritrovò a trascorrere giornate piovose e tristi con George Gordon Byron e John William Polidori. Byron ebbe un idea per far trascorrere il tempo: inventare storie paurose. Per Byron e Polidori non fu cosa complicata. Mary invece si prese più tempo, voleva stupire i due uomini. Una sera, appena andata a letto, dopo alcuni discorsi con i suoi compagni, ebbe una visione il "mostro", questa fu l'ispirazione per il libro.

Che dire... una cosa che dico praticamente quasi sempre di un libro che mi piace è che la scrittura è scorrvole e si legge molto piacevolemente senza difficoltà.
Il racconto si apre con le lettere che il capitano Robert Walton scrive alla sorella descrivendogli la sua spedizione.
Dopo l'incontro con Victor Frankenstein il romanzo passa a essere scritto in prima persona dallo stesso Victor, sono praticamente le sue memorie, che Robert Walton vuol poi inviare alla sorella.
A un certo punto cambia di nuovo il punto di vista e il narratore e diventa il mostro, ritornerà ad essere Frankenstei, poi Walton per finire con le parole del mostro.

Devo dire che come dice la quarta di copertina "il romanzo riserverà indubbiamente piacevoli sorprese a chi, influenzato da tutta una serie di riduzioni cinematogragieche, si aspetta una vicenda incentrata sulla cieca brutalità del mostro e sul snso di distruzzione. La storia ha invece un respiro molto più ampio"

In realtà il "mostro" non è un demone maligno che gode delle sofferenze che infligge, ma ha una natura delicata e sensibile esasperata dalla solitudine e dal disprezzo subito, è un incompreso la cui malvagità non è altro che ira e vendetta "Credimi, Frankestein: io ero caritatevole, il mio animo ardeva di amore e umanità, ma non sono io solo, miserabilmente solo? Tu, il mio creatore, mi detesti; quale speranze posso raccogliere dai tuoi esseri umani che non mi devono niente? Loro mi disprezzano e mi odiano"

"Le leggi dell'uomo permettono ai colpevoli, per quanto crudeli essi siano, di parlare in propria difesa, prima di essere condannati. Ascoltami, Frankenstein. Tu mi accusi di un omicidio, e tuttavia vorresti, con la coscienza tranquilla, distruggere la tua proprio creatura. Oh, sia lode all'eterna giustizia dell'uomo!"

Sarà un libro che rileggerò sicuramente in futuro, a causa di problemi personali non sono riuscita a godermelo al 100%, però è davvero stupendo, darebbe diversi spunti su cui riflettere.

Io sinceramente ho adorato il mostro, sarà il mio animo da crocerossina, però avrei voluto dargli quel po' di affetto di cui aveva bisogno, avrei voluto ascoltarlo, cosa che nessuno mai ha fatto...

voto 5/5

venerdì 21 ottobre 2011

Le terrificanti storie di zio Montague

Le terrificanti storie di zio Montague
di Priestley Chris
Newton Compton
pag. 180
prezzo di copertina 14,90 euro
[edizione economica 6,90 euro]


Priestley Chris è un famoso scrittore inglese di horror per ragazzi. In italiano però sono stati tradotti solo tre dei suoi tanti libri, che fanno parte tutti e tre di una stessa collana in inglese "Tales of Terror" in italiano i primi due hanno mantenuto diciamo un titolo simile "Le terrificanti storie di zio Montague" e "Le terrificanti storie del Vascello Nero", il terzo libro invece, uscito da pochi giorni nelle librerie, si intitola "Storie da leggere con la luce accesa".
Io ho acquistato i primi due libri e per ora letto solo le storie di zio Montague.
I libri sono molto belli, sono illustrati, con le copertine rigide e morbidose.
Devo dire che c'è un aneddoto molto interessante riguardante i disegni sulle copertine dell'edizione inglese e quella italiana, per quanto riguarda il primo libro; per il secondo è rimasta la stessa immagine dell'edizione inglese. Per saperne di più, sia sull'anedotto, sia per avere uno stupendo commento su questi libri, consiglio di vedere questo video.

Il piccolo Edward attraversa un oscuro bosco per arrivare dallo zio Montague [anche se non è sicuro sull'esatto legamene di parentela che esiste tra di loro, dovrebbe essere uno zio di secondo o terzo grado, ma nessuno lo sa con precisione].
Lo zio vive con il suo maggiordomo, un uomo che da una sensazione di irrequietezza a Edward anche se non sa nemmeno come sia il suo aspetto.
A Edward "piace" trascorrere il tempo con lo zio. Per tutto il tempo stanno nello studio dello zio, che è pieno zeppo di oggi di vario tipo, dietro ogni oggetto si nasconde una terrificante storia che Montague racconta al nipote. Edward ascolta i racconti dello zio con il fiato sospeso, da un lato incredulo dall'altro terrorizzato...
La casa dello zio da a Edward strane sensazion, anche se non è sicuro su cosa siano dovute...

E' un libro che viene indicato per ragazzi dai 12 anni, ma ne ho sentito parlare molto bene da persone più adulte che ho voluto provarne. Amazon lo paragona addirittuara a Poe.
Che dire.. i racconti sono scritti molto bene, è molto scorrevole, l'ho divorato in due giorni. I racconti sono paurosi, che letti di sera con una sola piccola lucetta accesa ti può rendere inquieto
Non è nulla di eccezionale, però mi è piaciuto.


Voto 4/5

venerdì 30 settembre 2011

La guerra della fine del mondo

La guerra della fine del mondo
di Mario Vargas Lliosa
Premio Nobel per la letteratura 2010
Einaudi

pag. 588
prezzo di copertina 15,50


18 giorni, in 18 giorni ho letto le 588 pagine grazie le quali Mario Vargas Llosa si è meritato il premio Nobel per la Letteratura nel 2010: la guerra della fine del mondo.

Per la lettura di questo libro devo dire grazie al club del libro organizzato da un buon libro, un ottimo amico su facebook, che si è tenuto ieri sera.

È stato il primo club del libro a cui partecipo, sono stata davvero felice che il libro fosse un vero capolavoro e delle varie opinioni che ha fatto emergere.

Il mio parere non può che essere positivo, Llosa ha una scrittura molto scorrevole, le sue descrizioni dei personaggi sono maestrali, dettagliatissime, mai noiose, la realtà che racconta è un’orribile parte della storia dell’America Latina.

I personaggi che si susseguono sono molteplici, per mostrare le varie realtà presenti in quelle terre, le varie storie, ma non ci si perde, non ci si confonde, inoltre sono tutti molto caratteristici, appena si parla di una veste viola si sa che il protagonista è il Consigliere, se si accenna a capelli rossi non può non essere che Galileo Gall.

La maggior parte dei personaggi, soprattutto quelli che si ritrovano a Canudos con il Consigliere, sono riconoscibili attraverso dei soprannomi come il Nano, il Beatino, il Leone…

Il personaggio principe della storia credo che sia il Consigliere, un uomo alto, magro, con la pelle scura, le ossa sporgenti e occhi che ardevano di un fuoco perpetuo, con la sua tunica viola.

La descrizione che ne fa Llosa è molto suggestiva, è un personaggio che incute rispetto, sacralità, solennità, da la sensazione di credere in quello che dice: è un uomo carismatico che nei suoi viaggi riesce sempre a trovare qualcuno che lo segue. Nemmeno la siccità e i banditi riescono a disturbarlo all’inizio del suo pellegrinaggio.
Il suo reale nome è Antonio Vincente Mendes Maciel ma non si sa altro sul di lui, sul suo passato. Curiosa come sono andata in cerca su internet e ho trovato questo.

Il punto di arrivo sarà Canudos, dove crea una specie di “comune” con regole proprie, con moneta propria, che di giorno in giorno si amplia sempre di più.

Perché il Consigliere crea questa comune? Bisogna innanzitutto fare un cenno storico sulla situazione del Brasile in quel periodo: siamo nel 1896, è da poco stata sostituita la monarchia con la repubblica. Quindi nuove regole: la chiesa è separata dallo stato, c’è libertà di culto, è stato introdotto il matrimonio civile, lo stato vuole fare un censimento. Tutto questo viene preso dal Consigliere e mostrato in maniera negativa.

Dal lato opposto c’è lo stato che pare creda che questo movimento sia stato organizzato dai monarchici per ritornare al potere e per debellarlo non trova alternativa che usare la forza, l’esercito.

Intorno a tutto ciò ci sono, come già detto, svariate storie, svariati personaggi, che riescono a farti commuovere.

Un personaggio che a mio avviso non avrei ritenuto così rilevante ma nel club di ieri sera se ne è discusso molto è quello del giornalista miope, che dovrebbe essere un omaggio a Euclides da Cunha [tra l’altro è anche una delle due persone a cui è dedicato il libro] che è stato un giornalista che ha partecipato allo scontro e ne ha scritto un libro.

È un personaggio molto combattuto anche se comunque uno dei più preferiti, perché è un uomo comune in cui il lettore ci si può rispecchiare, non è un soldato e nemmeno un ribelle, non segue un ideale politico o religioso, è li per fare il suo lavoro, il suo unico scopo è far sapere la verità. Come uomo comune ha momenti in cui è più coraggioso e momenti di terrore totale, i suoi sentimenti nel libro sono descritti in modo magistrale. Proprio perché è li per fare il suo lavoro a lui non interessa da chi viene aiutato, è orientato a proseguire il suo lavoro ma soprattutto a non morire, un opportunista forse…

È un libro che fa riflettere, un libro, una parte di storia, che si è era già visto prima e che continua a ripetersi, dove a causa dell’ignoranza si riesce a manipolare fino ad arrivare alla morte di migliaia di persone, persone innocenti, che non centrano nulla con strategie politico-religiose.

Che dire, se ne potrebbe parlare per ore e ore.

È un libro da leggere.

Voto 5/5

domenica 25 settembre 2011

Indiscrete domande letterarie

Videotag su youtube


Come scegli i libri da leggere?
Credo la scelta sia casuale, mi deve attirare qualcosa che sia la trama, commenti, recensioni, non mi faccio attirare da un libro solo per la copertina, a volte un titolo che ritenevo non degno di nota nascondeva un piccolo tesoro.

Ti fai influenzare dalle recensioni?
Si, anche se non sempre una recensione negativa mi porta a non acquistare un libro e viceversa.

Dove compri i libri?
Ormai solo on-line, si trovano molti sconti, purtroppo vivo in un paesino piccolo sperduto e non ci sono grandi librerie ma solo quelle piccoline, anche abbastanza fornite, ma sui prezzi di copertina non ci sono mai sconti sigh sigh

Aspetti di finire la lettura di un libro prima di acquistarne un oltro o hai una scorta?
Ho una scorta immensa, vorrei riuscire a leggere tutti i libri esistenti, anche se so che è impossibile :-) intanto li accumolo e piano piano li smaltisco, o meglio non li smaltisco visto che gli acquisti continuano sempre eheh

Di solito quando leggi?
Quando capita, cerco di avere sempre con me il libro di turno, quindi appena riesco, la sera faccio un po' fatica, mi addormento subito.

Ti fai influenzare dal numero delle pagine quando compri un libro?
Una volta si, molto, ora.. un po' spaventano i libri lunghi però se la storia è interessante nemmeno te ne accorgi.

Genere preferito?
Non ne ho uno preferito, mi piacciono thriller, gialli, true crime, avventura, ho iniziato ad assoparare i classici, di qualunque tipo, adoro anche quelli più leggeri che ti fanno morire dal ridere, saggi... insomma un po' di tutto...

Autore preferito?
Non ho un autore preferito, quando trovo qualcuno che mi piace inizio ad acquistare solo i suoi libri, varia anche dal periodo...

Quando è iniziata la tua passione per la lettura?
Credo di averla sempre avuta, da quando ho iniziato a leggere... si mi è sempre piaciuto leggere.

Presti i tuoi libri?
No, ho capito che è meglio evitare.

Leggi un libro alla volta o risci a leggerne diversi contemporaneamente?
Uno alla volta, non riesco di più, non riesco a concentrarmi su tutti, anche solo su due, inevitabilmente uno prenderà il sopravvento e l'altro rimarrà li tutto da solo.

I tuoi amici/familiari leggono?
Si, anche se non particolarmente.

Quanto impieghi mediamente a leggere un libro?
Dipende, dipende dal libro, se riesce a prendermi, dipende dai miei impegni, dai problemi... minimo due giorni massimo 3 settimane...

Quando vedi qualcuno leggere sbirci il titolo del libro?
Sempre :-)

Se tutti i libri al mondo dovessero essere distrutti e potessi salvarne uno soltanto, quale sarebbbe?
Uno solo... mmm... difficile... forse... il piccolo principe...

Leggi libri in prestito o solo libri che possiedi?
Tempo fa per un breve periodo sono andata in biblioteca, ma preferisco possederli, finchè le finanze me lo permetteranno continuerò a comprarli.

Quale libro non sei mai riuscita a finire?
Devo dire che ho intenzione di riprendere in mano i libri che ho abbandonato, voglio dargli un'altra opportunità, credo d'averli letti in periodi non giusti. Per citarne uno... il dottor Zivago, l'ho preso in mano decisamente in un periodo non adeguato e non mi scorreva, ma ci riproverò

Hai mai comprato libri solo per la copertina? Cosa ti colpisce delle copertine?
Acquistare un libro solo per la copertina non credo mi sia mai successo. Se su internet ci sono diverse edizioni di un libro che voglio, finanze permettendo, scelgo quella con la copertina che mi piace di più quello certo.

C'è una casa editrice che ami paticolarmente e perchè?
Credo di non avere una casa editrice preferita, anche se guardando tra i miei libri.. mi pare di averne di più della mondadori...

Porti i libri ovunque o li tieni al sicuro in casa?
Ovunque.

Qual è il libro che ti hanno regalato e che hai apprezzato maggiornmente?
Non ci avevo mai pensato.. ma non ricevo mai libri in regalo.. l'ultimo è stato la verità del ghiaccio di Dan Brown che mi è piaciuto.

Come scegli un libro da regalare?
Credo che per regalare un libro è necessario conoscere bene la persona e sapere i suoi gusti o autori preferiti, chissà come mai casualmente negli ultimi anni, quando si avvicina il compleanno di mia mamma esce anche l'ultimo libro della sua autrice preferita, così non ho problemi su cosa scegliere :)

La tua libreria è ordinata secondo un criterio particolare?
E' perennamente in disordine, cerco di tenere vicino le saghe, o per casa editrice, mi piacerebbe riordinare tutto e fare una cosa più logica, ma sinceramente non credo lo farò.. :P

Quando leggi un libro che ha delle note, le leggi o le salti?
Dipende, generalmente le leggo, a meno che non mi distraggano dalla lettura, mi è capitato di leggere tutte le note insieme alla fine, perchè comunque erano molto interessanti, anche se un po' indipendenti dal resto del libro, approfondimenti ma che potevo fare a parte.

Leggi eventuali introduzioni, prefazioni, postfazioni o le salti?
Generalmente le salto, ma a volte contengono informazioni interessanti.

sabato 17 settembre 2011

Jane Eyre - film 1996

Jane Eyre, film del 1996 diretto da Franco Zeffirelli.
Nei panni di Jane Eyre Charlotte Gainsbourg [Jane bambina è Anna Paquin] mentre il signor Rochester è interpretato da William Hurt.

Credo sia passato troppo poco tempo tra la lettura del libro e la visione del film, avevo troppo in mente la trama, comunque è davvero bello. Quando leggevo il libro mi chiedevo come avessero fatto a farne un film con tutti quei particolari, ovviamente alcune cose sono state tagliate, altre messe in maniera diversa, altre velocezzate, ma la parte finale prima della fine, cambiata, effettivamente sarebbe stato un po' complicato e lungo..

La sensazione che mi ha dato in generale è stata comunque molto simile a quella che mi ha dato il libro. I caratteri dei personaggi caratteristici come nel libro.



Non vedo l'ora di vedere anche il film nuovo che uscirà il 7 ottobre 2011.

sabato 10 settembre 2011

Il grande Gatsby di F. Scott Fitzegarld

Il grande Gatsby
di F. Scott Fitzegarld

oscar mondadori - classici moderni
pag. 182
prezzo di copertina euro 8,40

Il grande Gatsby. Che dire... l'inizio non mi ha presa particolarmente, più si andava avanti più ero curiosa di sapere come sarebbe andato a finire, pensavo in un happy end o quasi e mi ha proprio stupita il contrario...
Il libro è narrato in prima persona dal vicino di Gatsby. Il lettore lo scopre man mano che il protagonista diciamo scopre il suo vicino di casa. Scopre i pettegolezzi che aleggiano su questo giovane uomo ricchissimo, ne scopre la verità, scopre i suoi sentimenti, scopre che non ha preso quella casa per caso, scopre che c'è un disegno ben preciso, scopre gli amori, i tradimenti di Gatsby e di una sua coppia di amici. Il finale lascia inquietudine secondo me, perchè mostra la cruda realtà, cioè non importa quante persone ti girano intorno da vivo, da morto è tutto il contrario. Devo dire che un finale più triste non poteva esserci.. Ti affezioni a Gatsby, vorresti, almeno io, volevo che il suo disegno fosse compiuto, in fondo saerbbe stata la giusta conclusione. Mai e poi mai mi sarei aspettata questo finale.. e proprio per questo mi risulta difficile parlare di questo libro senza rischi di spoiler...
E' scritto bene, molto scorrevole, anche se a volte in alcune descrizioni mi sono un po' persa

voto 4/5

giovedì 8 settembre 2011

retifica film Jane Eyre 2011

Pensavo che il film fosse già uscito in Italia, in realtà dovrebbe arrivare in ottobre.

Comunque su youtube si trova quello del 2006, appena riesco lo guardo.

Negli anni ne sono stati fatti diversi, questi sono i più recenti.

mercoledì 7 settembre 2011

Jane Eyre

Jane Eyre
di Charlotte Bronte
eiditore rizzoli
pag. 461
prezzo di copertina 6,00 euro

Cosa dire, l'ho scoperto per caso in un video di una youtubers, da come lo descriveva mi ha fatto venire voglia di leggerlo. Ne sono stata affascinata, eccezionale davvero. Forse una storia da donne romantiche, però.. sono proprio quelle storie che piacciono, che struggono il cuore e l'anima.
Jane, piccola orfana, con un carattere forte, determinato, con un forte senso di cosa sia giusto o meno e su questo basa tutta la sua vita, non che sia bigotta, ma non si lascia sopraffare dagli eventi, non fa qualcosa solo perchè altre donne del suo tempo si comportano così, deve essere lei che valutate le situazioni decide se è giusto o meno.
L'ho adorato davvero, me lo sono bevuto nel tempo libero che avevo, divorato.
Tra l'altro ho visto che su youtube è stato caricato il film del 2006 e quest'anno era pure uscito uno nuovo, penso che tra poco ne uscirà il dvd che spero di trovare e noleggiare per immergermi di nuovo in questa storia stupenda.
Mi è davvero piaciuto molto.
Il libro è scritto in prima persona, Jane si rivolge direttamente al lettore, è come se lei stessa dopo tutte le sue peripezie ha scritto la sua biografia.

Ha... la mia edizione in realtà l'ho trovata in una bancarella, era allegato qualche anno fa a un giornale, una bella edizione, con copertina rigida e segnalibro.

voto 5/5

sabato 3 settembre 2011

Vacanze matte

Vacanze matte
di Powell Richard
Einaudi Stile Libero Big
pag. 323
prezzo di copertina 18,50


Questo romanzo è stato pubblicato per la prima volta in assoluto nel 1959, in Italia è arrivato nel 1967.
L'autore Richard Powell è statunitense, morto qualche anno fa [1999].
Devo dire che la presentazione che tutti fanno di questo libro mi pare un po' pretenziosa, non perchè il libro non ne sia all'altezza, ma perchè mi sembrano due cose abbastanza differenti.
Li libro viene paragonato ai Simpsons, il cartone, è come se questa famiglia in vacanza fosse un po' l'antenenata della famiglia più demenziale dei cartoni animati dei nostri tempi.
Non dico che anche la famiglia Kwimper non siano demenziali, ma è una demenza diversa..
All'ora.. partimo dall'inizio.
Il capofamiglia, il padre, mantiene la famiglia grazie ai sussidi. Ha tre figli, Toby, il maggiore e due gemellini. Per tenere a bada le piccole piccole c'è anche una babysitter.
La famiglia è in rientro dalle vacanze, a un certo punto il capofamiglia decide di prendere una strada in costruzione [l'accesso è vietato al pubblico, ma lui non si ritiene il pubblico, ha un rapporto particolare con il governo] per abbreviare il tragitto. Purtroppo però rimane senza benzina, in una zona completamente deserta, lui decide di attendere che passino macchine, ma ovviamente essendo una strada chiusa... Si accampagno come riescono, e da qui parte tutta una serie di vicende molto simpatiche
Paragonandoli ai Simpson mi aspettavo a un padre molto diverso, un figlio maggiore molto diverso, i simpson sono furbi e cattivi, mentre i Kwimper sono ingenui e hanno un modo di vedere le cose tutto loro, ma la cattiveria e la perfidia che caratterizza la famiglia gialla proprio non ce l'hanno. E' proprio sulla base dell'ingenuità soprattuto di Toby che succedono le cose più strane...
Lo consiglio, lettura leggera, che passa veloce veloce, bello e simpatico.

voto 5/5

Il re pescatore

Il re pescatore
di Tim Powers
Tascabili Nord Fantasy
pag. 350
prezzo di copertina 12.000 lire


Prezzo in lire, sono impazzita? No, non sono impazzita. Ci tenevo molto a leggere questo libro, nuovo non riuscivo a trovarlo e l'ho trovato usato sul sito http://www.comprovendolibri.it/ .
Che dire, la leggenda del re pescatore in qualsiasi forma sia è legata comunque a re Artù, mago Merlino...
Questo libro è ampientato nei primi del cinquecento, il protagonista è Brian Duffy, irlandese che in quel periodo si ritrova per le calli di Venezia. Qui viene avvicinato da un vecchio eccentrico che gli propone un lavoro come buttafuori in un osteria a Vienna però. Brian, che era un vecchio soldato di ventura, accetta, perchè è legato a quella città e non ci torna da tre anni.
In realtà questo vecchio eccentrico non è semplicemente un vecchio proprietario di un osteria di Vienna, in realtà il lavoro per cui viene assoldato non è quello di buttafuori...
Devo dire che la trama è bella, mi è piaciuta, il problema è che mentre si procede nel presente spesso ci sono flash back di cui non io personalmente magari all'inizio non capivo bene, mi trovavo in certi momenti spaesata, non capivo bene, ma forse era l'intento dell'autore visto che è lo stesso protagonista che non capisce questi ritorni al passato, questi flash che tornano, questi sogni...
A causa di questi flash non posso dare un voto alto, anche se avrei voluto, ma mi sono proprio trovata spaesata, troppo direi, più del protagonista e questo è dire tutto...

voto 3/5

sabato 27 agosto 2011

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
di J. K. Rowling
Salani Editore
pag. 368
prezzo di copertina euro 14,00


Eccomi giunta al terzo capitolo della saga. Harry ha 13 anni e con i suoi amici Ron e Hermione si ritrova ad affrontare nuove sfide e problemi. Hermione in realtà sarà per la maggir parte del libro una presenza non presenza, tra arrabbiature tra lei e Ron e il fatto che sta sempre con il naso in mezzo ai libri, anche se nei momenti cruciali c'è sempre.
Questa volta Harry deve difendersi da un assassino evaso dalla prigione di Azkaban che gli da la caccia. Sarà difficile per il giovane maghetto, alla fine, come sempre, avrà la meglio e scoprirà, come sempre, qualcosa in più sui suoi genitori.
Devo dire che non pensavo ma questa saga mi piace proprio. In altri periodi starei leggendo solo Harry per finire subito tutta la serie, per sapere come fa a finire, per partecipare a tutte le imprese che coinvolgono il maghetto, come ho fatto con Twilight, letti tutti in pochissimo tempo. Preferisco leggerne uno ogni tanto, lasciarmi questo fantastico mondo aperto, per darmi la possibilità di evadere ogni tanto e non finirlo troppo presto.

voto 5/5

giovedì 25 agosto 2011

Il vecchio e il mare

Il vecchio e il mare
di Hmingway Ernest
prezzo di copertina 10,15 euro
pag. 114
Mondadori scuola


Che ci faccio alla mia età con un libro per la scuola? Non lo so.. eheh o meglio l'ho acquistato per sbaglio su amazon, non ho fatto caso alla edizione, era quello che costava meno.. e così alla fine ci sono tutti gli esercizi e soprattutto ogni tre per due ci sono note ovunque sul significato delle parole o per comprendere meglio il testo..

Se devo essere sincera forse proprio a causa dell'edizione non sono riuscita ad apprezzarlo al 100% comunque mi è piaciuto, ha un significato molto profondo sulla natura dell'uomo. Ti fa pensare su diversi punti. Però il mio voto non può superare 3/5, magari leggerò un edizione diversa in un altro momento e lo apprezzerò di più.
Comunque sia lo consiglio.

mercoledì 24 agosto 2011

Io e te

Io e te
di Niccolò Ammaniti
pag. 116
einaudi - stile libero
prezzo di copertina euro 10,00

Di Niccolò Ammaniti avevo letto solo io non ho paura, che mi era piacuto tantissimo, devo dire che purtroppo non posso dire lo stesso di io e te.

Libro molto veloce da leggere, anche perchè breve, è molto scorrevole. Narra di un ragazzino di quattordicenne che adora stare da solo, come riesce a passare una settimana intera, in teoria la settimana bianca sulla neve con gli amici, riunchiuso in cantina da solo. Si è preparato bene, ha portato cibo, bevande, libri, giochini. Però la vita non è mai come la si programma, infatti avrà una visita, Olivia, e con lei trascorrerà i giorni in cantina. La presenza di questa ragazza, dicono, gli fa capire come sia la realtà, come si vive al di fuori del suo gusto. Dicono sia un romanzo di formazione.. sinceramente non lo so.. mi è piaciuto certo però alla fine mi ha lasciata un po' perplessa, non c'è un vero e proprio finale ed è pure triste.. però.. non lo so.. mi ha lasciata un vuoto, come se mancasse qualche pezzo..
Non mi sento di sconsigliarlo, anzi, però non mi ha entusiasmata.

voto 3/5

martedì 23 agosto 2011

Vita bassa e tacchi a spillo

Vita bassa e tacchi a spillo
di Williams Polli
editore Piemme
pag. 411
prezzo di copertina euro 11,00


Scrittura scorrevole, potrebbe essere forse paragonato ai libri della Kinsella, senza i suoi fantastici momenti comici che mi fanno impazzire.

La protagonista Amy è una neo mamma, alle prese con le esigenze della sua bimba e con il sospetto che il suo compagno la tradisca. Tutte questo sommato ai kg di troppo presi con la gravidanza e al fatto di non avere un secondo libero per curarsi e questo la porta a sentirsi inadeguata, sciatta. Conosce una neo mamma completamente diversa da lei, tiratissima, vestiti sempre impeccabili, linea invidiabile, che si ritaglia tutto il tempo che le serve per se stesa, questa neo mamma la prende sotto la sua ala protettrice per cercare di farle avere più fiducia in sè stessa modificando il suo aspetto fisico. Purtroppo le cose non vanno come spera..

Trama forse banale, però non direi malaccio, una lettura disimpegnata che ti fa evadere un po'


voto 2/5

domenica 21 agosto 2011

Cuore di cane

Cuore di cane
di Michail A. Bulgakov
Editore Rusconi Libri
collana I grandi classici
pag. 100
prezzo di copertina euro 6,90


Opera divorata in pochissimo.
Il riassunto dice
"Il romanzo satirico Cuorei di cane racconta la storia della trasformazione chirurgica di un cane in uomo, ed è un'evidente critica nei confronti della società sovierta, in particolare dei nuovi ricchi che sorsero dopo la rivoluzione bolscevica. Un cane parlante in agonia scruta e giudica l'umanità, fino a che un professore di medicina di fama mondiale lo salva prendendolo con sè. Un giorno, però, il padrone decide, insieme al suo assistente, di trapiantere all'animale i testicoli e l'ipofisi di un uomo morto.
Da questo momento si assiste al fatidico passaggio del cane da animale a individuo e comincia ad assumenrne abitudine e vizi..."

Dice cane parlante, ma in realtà non è un cane parlante, è un normale cane, però all'inizio la storia viene raccontata dal punto di vista del cane e vengono espressi anche i suoi pensieri.
Inoltre, dalla copertina sembra semplicemente che il cane prende il peggio dell'uomo così, nel libro il professore giustifica i comportamenti scorretti dell'animale con l'ipofisi che gli è stata impiantata, non quella di un gentiluomo ma quella di un ubriacone delinquente.
Gli spuenti di riflessione di questo libro sono molteplici a mio parere.
Comunque, fatto sta, che alla fine si arriva alla conclusione che sono meglio i cani delle persone, solo per questo darei il voto massimo.
La scrittura è molto scorrevole, piacevole.

voto 4/5

Lolita

Lolita
di Vladimir Nabokov
Gli Adelphi
pag. 400
prezzo di copertina euro 11,00

Difficile commentare questo libro... è narrato in prima persona, una specie di diario - memorie del prof. Humbert Humbert. Il protagonista è attratto da quelle che lui chiama ninfette, giovanissime ragazze, ancora bambine, che le ricordano il suo primo amore.
La storia non la conoscevo per niente, in fondo non è male, anche se devo dire la verità il modo in cui è scritto è un po' pesante, a volte dispersivo, non riuscivo a seguire tutto bene, l'ho finito per principio, perchè non mi va di iniziare un libro e lasciarlo a metà, ma devo dire che è stata dura. Inoltre ci sono citazioni, frasi, in francese, senza traduzione, questo di sicuro non aiuta la lettura.
La prima edizione fu pubblicata nel 1955 in Francia. E' stato molto difficile per l'autore trovare una casa editrice che lo pubblicasse a causa dei contenuti che vertevano sulla pedofilia e l'incesto.
Incesto a dire la verità non centra nulla, visto che questa ragazzina non è sua figlia, in fondo io non la vedo nemmeno come una figliastra.
Pedofilia.. certamente essendoci un uomo adulto che si eccita con bambine-ragazzine.. però sinceramente non lo vedo un romanzo così scabroso come potrebbe sembrare, in fondo lui la sua Lolita la adora, la venera, è pronto a qualsiasi cosa per lei... certo non sono favorevole a un tipo di rapporto del genere, ci mancherebbe, è vero che è solo un romanzo ma purtroppo i romanzi prendono spunto dalla vita vera ed è una cosa ignobile la pedofilia.. perl questo romanzo.. non lo so.. non lo accuserei di nulla del genere.

I pedofili sono i criminali peggiori del mondo, è una malattia, dopo aver letto Un uomo per bene di Claudio Camarca devo dire che sono contraria alla castrazione chimica di questi ignobili soggetti, non è uno stimolo fisico il loro ma è mentale, è una forza mentale più forte di loro, a volte se ne rendono conto, a volte no. Dovrebbero essere isolati a vita. Non credo nemmeno ci sia la possibilità di un recupero per loro, e provare a reintegrarli nel mondo è troppo pericoloso, i traumi subiti da bambini-ragazzini si ripercuotono per l'intera vita e... come si dice.. metterli in prigione e buttare la chiave, magari un aiuto psicologico gli farebbe bene, ma non darei loro la possibilità di uscire, stare dentro qualche anno e poi tornare fuori e fare tutto quello che vogliono come prima, mentre le loro povere vittime devono scontare la loro pena, portare il loro fardello, per tutta la vita...

Scusate.. piccola digressione che non centrava nulla...

Il libro comunque come ho detto non l'ho trovato particolarmente scorrevole per il modo confusionario in cui a me personalmente sembra scritto.

voto 2/5

giovedì 11 agosto 2011

I diritti imperscrittibili del lettore

I. Il diritto di non leggere
II. Il diritto di saltare le pagine
III. Il diritto di non finire un libro
IV. Il diritto di rileggere
V. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
VI. Il diritto al bovarismo
VII. Il diritto di leggere ovunque
VIII. Il diritto di spizzicare
IX. Il diritto di leggere ad alta voce
X. Il diritto di tacere

Come un romanzo

Come un romanzo
di Daniel Pennac
editore feltrinelli - economica universale
tot pag. 144
prezzo copertina euro 6,50

Non penso ci sia bisogno di commenti per questo libricino che ho divorato in poche ore...

voto 5/5

Erzsébet Bàthory

Erzsébet Bàthory - sangue e perfezione di Simona Gervasone
editore zerounoundici
pag. 220
prezzo di copertina euro 13,90


Ritorno con la contessa sanguinaria, dopo aver letto la contessa nera ho voluto approfondire... non l'avvessi mai fatto..
Per esser scritto bene è scritto bene, l'autrice non è male, sono i contenuti che.. "possono scioccare" come dice wikipedia.
Ne la contessa nera viene descritta la vita di una donna forte e fragile allo stesso tempo, una donna che ama i figli, in particolar modo il maschio, una donna che alla fine ha amato anche il marito, una donna di altri tempi che cercava solo di essere rispettata, certo non nel modo migliore, però..
Qui il discorso cambia completamente, nessun sentimentalismo, anche i figli non sono importanti per lei. E' un horror, è proprio un horror, scende nei particolari più lugubri delle turture che la donna amava infliggere alle giovani donne, e l'unico motivo per cui lo faceva era per mantere la propria bellezza, la propria perfezione, rimanere giovane...
Per gli amanti dell'horror lo consiglio.
Devo devo però dire che in due o tre punti ci sono errori di battitura e sovrapposizione di parole, ma è solo in due o tre punti, non di più.
Ammetto che il genere horror non è il mio preferito, poi scendendo in certi particolari..
La scrittrice alla fine dice che si è informata sulla storia della contessa e fa precisazioni, lei ci ha messo del suo, e ha specificato qualche particolare della storia.

voto.... 1/5

giovedì 4 agosto 2011

Harry Potter e la camera dei segreti

Harry Potter e la camera dei segreti
di J. K. Rowling
editore Salani
pg. 307
prezzo di copertina 13,00 euro

Presegue la mia lettura della saga del maghetto più famoso del mondo.
Primo: confronto con edizione economica di Harry Potter e la pietra filosofale che avevo letto in precedenza.
Allora.. la differenza che salta all'occhio sfogliandolo è che questa edizione "non economica" ha le illustrazioni, l'altra no. Qua e la, sparse per il libro, abbastanza frequenti, ci sono illustrazioni, non a colori, molto carine.
Devo dire che poi qui, sarà le illustrazioni, sarà che sapevo essere l'edizione normale tra virgolette, ma ho notato i tipi di scrittura, maiuscolo, corsivo, per far capire bene l'enfasi con cui vengono dette le cose, in certi punti mi sembrava proprio di sentire la voce di Hermione, o meglio dalla doppiatrice italiana del personaggio nel fil... . Sono andata a controllare e anche l'altra edizione della pietra filosofale aveva questa particolarità.

Per il resto... sto davvero scoprendo un mondo molto piacevole, che ti fa evadere e ti immerge completamente, è bello seguire Harry, Ron e Hermione nelle loro avventure e stupirsi di fronte alla nuova piega che prende il libro man mano che va avanti.. Devo dire che perfortuna non ho visto i film, così ho proprio la suspance del non sapere cosa succederà, provare magari a intuire chi è il cattivo di turno, cosa potrebbe succedere al povero Harry...

Non so se proseguiro con la mia opinione per ogni libro o ne darò una generale alla fine della saga..

Voto 4/5

martedì 2 agosto 2011

La contessa nera

La contessa nera
di Johns Rebecca
pag. 323
editore garzanti libri
collana narratori moderni
Presso di copertia 18,60

Biofrafia romanzata della contessa Erzsébet Bàthory. La contessa è ritenuta la serial killer donna più prolifica e cruenta di tutta la storia.
La contessa è ormai imprigionata in una torre, con lettere indirizzate all'unico figlio maschio in vita narra la sua vita partendo da quando era ancora una bambina, attraversando il suo matrimonio combinato, che all'inizio non era rose e fiori ma poi migliora, i figli, la vedovanza fino ad arrivare al giorno in cui viene rinchiusa.
Secondo lei le accuse ke le vengono rivolte sono false, e molto limpidamente spiega le sue ragioni. Racconta tutto al figlio, non tralasciando nulla.
Il libro diciamo che è molto soft, se uno si aspetta un romanzo pieno di sangue e torture disumane ha sbagliato.
La contessa è sicuramente una donna potente, nobile, raffinata, con molta cultura e l'educazione che le è stata impartita tenendo presente che l'ammirazione del marito nasce nei suoi confronti proprio per questo modo di fare che ha con il personale, con le donne di servizio in particolare...
Lo trovato molto bello, la scrittura è piacevole, ti immergi in un mondo completamente diverso, molto lontano da noi ma ti sembra di essere li tra queste feste nel 1600 in Ungheria, ti immedesimi nella contessa, riesci quasi a capire i motivi per cui si comporta così, tocchi la sua concretezza in certi punti e la sua follia in altri.
Molto bello. Complimenti.

5/5

domenica 31 luglio 2011

L'uomo illustrato di Ray Bradbury

L'uomo illustrato
di Ray Bradbury
traduzione di Giuseppe Costigliola
Fanucci Editore - collezione immaginario Dick
pag. 239
prezzo di copertina 14 euro


Di Ray Bradbury avevo letto Farenheit 451, lettura scolastica diciamo, che mi era piaciuto molto, a dire la verità tempo fa l'avevo rispolverato con l'intenzione di rileggerlo, lo farò prima o poi.
Pare che l'uomo illustrato sia molto simile a cronache marziane, scritto nello stesso periodo di farenheit 451, non posso fare un pagone non avendolo letto, ma lo farò.

Ray Bradbury un caldo pomeriggio di settembre incontra l'Uomo Illustrato. E' vestito di tutto punto nonostante il caldo, e chiede a Ray informazioni su come trovare un lavoro, pare che lui non riesca a tenerne uno e il problema sono i suoi tatuaggi. Si spoglia e li mostra a Ray, l'uomo è ricoperto di tatuaggi, magnifici tatuaggi, i colori brillano, sembrava il capolavoro di un genio, in realtà li ha realizzati da una vecchietta che l'uomo illustrato crede venire dal futuro. Da quel giorno la sta cercando perchè questi tatuaggi, o come lei preferiva chiamare illustrazioni sulla pella, erano la sua rovina, la causa per cui non riusciva a tenersi un lavoro... il problema è che di notte queste illustrazioni prendono vita, ognuna racconta una storia diversa.
Nota particolare: sulla scapola destra la vecchietta non ha lasciato illustrazioni, in quella parte del corpo, dopo un po' che parla con una persona, compare il modo in cui la persona morirà.
I tatuaggi sono sedici e Ray racconta le sedici storie a cui assiste durante la notte.
Le storie sono tutte davvero incredibili, con un fondo di verità, di morale, di amarezza incredibile.
Non saprei dire quale mi è piaciuta di più... racchiudono tutte un mondo particolare con una visione diversa.
Nel capitolo finale del libro Ray scorge la scopola destra dell'uomo illustrato e vede ciò che gli capiterà...
Mi è piaciuto tanto, tantissimo, lo consiglio.

Voto 5/5

sabato 30 luglio 2011

vincere

Vincere
film di Marco Bellochio
durata 124' minuti
con Giovanna Mezzogiorno, Filippo Timi


Ieri sera ho visto il film "Vincere", come già detto nel post precedente, ripercorre la vita di Ida Dalser e della sua straziante storia con Benito Mussolini.
Come dice il retro della copertina del dvd nella vita di Mussolini esiste uno scandalo segreto: una moglie e un figlio riconosciuto e poi negato. Lei è una donna che grida la sua verità fino alla fine, nonostante il disegno del regime di distruggere ogni traccia che la colleghi al Duce.
Per il regime Ida è ua minaccia, una donna da rinchiudere in un ospedale psichiatrico, lontano dal figlio, dalla famiglia, dove nonostente tutto rivendica il suo ruolo di moglie leggitma del Duce e madre del suo primo figlio maschio Benito Albino Mussolini.
La forza di questa donna nel rivendicare i suoi diritti sono impressionanti, non cede davanti a nulla, lei è la moglie di mussolini e gli ha dato il suo primo maschio.
Di sicuro entra più nei dettagli del libro di cui parlavo ieri, molto bello.
La cosa brutta e tragica è che è realtà, hanno provato a eliminare Ida Dalser e il suo piccino dalla memoria storica senza riuscirci, il grido di Ida resterà per sempre nella storia. La crudeltà dell'uomo che lei ha amato alla follia rimarrà in eterno. E poi, con mio grande rammarico, come dico sempre, chi ne fa le spese sono sempre i figli, di sicuro Benitino non sarà cresciuto bene in questa situazione...
Appena potrò leggerò anche "Il figlio segreto del Duce. La storia di Benito Albino Mussolini e di sua madre, Ida Dalser" di Pierono Alfredo... accidenti sono proprio una donnetta pettegola che si fa gli affari degli altri :-) è solo che mi piace capire le situazioni, soprattutto situazioni come queste.

voto film 8/10

venerdì 29 luglio 2011

Mussolini ha deciso di internarmi col piccino

«Mussolini ha deciso di internarmi col piccino».
Lettere di Ida Dalser a Luigi Albertini 1916-1925
a cura di Lorenzo Benadusi
editore Fondazione Corriere della Sera - Le carte del corriere
pag. 180
prezzo di copertina 10,00 euro


Ho scoperto la storia per caso, non ne ero a conoscenza, le mia lacune in campo storico.. o meglio sulla figura di Benito Mussolini. Ida Dalser pare sia stata la prima moglie di Mussolini, sposata solo con rito religioso, anche se lui ha negato. La loro unione è nato Benito Albino Mussolini. Si Mussolini di cognome, perchè lo ha riconosciuto. Ovviamente Ida non è stata la sua unica moglie, lui preferì comunque rimanare con Rachele, forse perchè più facile da sottomettere? Non lo so, non ho letto abbastanza sull'argomento. Anche se in quanto a sottomissione.. Ida era pazza di lui, ha dato tutto per lui, economicamente, sentimentalmente, e probabilmente anche la sua salute mentale. Non dico che fosse realmente pazza però un dolore profondo può portarti un po' alla follia.
Nonostante riconebbe Benitino, come lo chiama la madre nelle lettere nel libro, non si è mai curato del suo sostentamento, lei era senza soldi senza una casa, non aveva coperte per il bambino, non aveva nulla da dargli...
La storia è interessante, però il libro non lo consiglio..  la parte più interessante è l'introduzione di Lorenzo Benadusi, che racconta appunto la storia di Ida e di Mussolini. Nelle lettere che Ida ha scritto a Luigi Albertini, l'allora direttore del Corriere della Sera, si può leggere tutta la disperazione di una donna ferita, di una madre preoccupata per il figlio... però.. non lo so.. mi ha lasciata insoddisfatta.. forse perchè avrei voluto sapere di più su questa donna e la sua storia. Sia lei che il figlio sono stati internati in manicomio. E' morta prima lei, poi il figlio, aveva 27 anni, tra l'altro viene obbligato a cambiare il cognome in Bernardi.
Non so sinceramente come esprimermi su questo libro... 10 euro per un riassunto così sunto di una storia del genere.. eccessivo direi..
Forse stasera guarderò il fim Vincere, che tratta appunto della storia di Mussolini, in particolare della sua relazione con Ida.

voto 2/5

domenica 24 luglio 2011

Harry Potter e la pietra filosofale

Harry Potter e la pietra filosofale
di J. K. Rowling
edizione salani editore - biblioteca economica
nr. pagine 300
prezzo di copertina euro 9,00

Prosegue la mia maratona dei libri e... Harry Potter ha fatto una nuova vittima eheh.
E' la prima edizione economica di Harry Potter, mi ero ripromessa che quando sarebbe uscita un edizione ecominica lo avrei letto. Non mi interessava particolarmente, diciamo che è più che altro curiosità.
Non mi hanno mai attirato particolarmente nemmeno i film, anche se devo dire che non sono mai riuscita a vederne uno dall'inizio alla fine.
Ho letto su internet che i culturi del maghetto non approvano molto questa edizione, l'ho scoperto quando ormai l'avevo già presa, non ho potuto valutare prima se prenderla ugualmente o no, probabilmente avrei preso allora l'edizione normale...
Non avendone mai letti prima ne seguito i film non so di preciso quali siano le differenze, come dicevo alcuni dicono che non va bene, altri invece dicono che sia uguale, leggermente più precisa.
La copertina sinceramente non è un granchè.. bella la firma di Harry Potter, che pare sia proprio dell'autrice, carino il retro con cornice l'insegna del binario 9 3/4 e il bagaglio di Harry. La prima invece.. con questa scacchiera, la torre e il cavallo.. non mi è piaciuta, devi conoscere il contenuto per capire che ha un significato.
La lettura è scorrevole, piacevole, mi sono completamente immersa in questo mondo strabiliante, con questi giovani maghetti che scoprono le meraviglie e non solo di questa nuova realtà.
E' bello scoprire insieme a Herry, imparare con lui, e seguirlo nelle sue avventure.
Adoro Hermione, anche se in reatà nel film, nel primo, l'ho adorata da subito, nel libro invece ci vuole un attimo prima di digerirla.
Ron invece è sempre Ron, simpatico, timido e rosso eheh
Non credo ci sia molto da dire su questo libro.. tutti lo conoscono.
Non mi fa impazzire però lo consiglio, è una lettura piacevole per trascorrere qualche momento staccando la spina dal mondo reale e immergersi nella fantasia di una scrittrice davvero molto brava.

voto 3/5

sabato 23 luglio 2011

la città del terrore

La città del terrore
di Alafair Burke
Newton Compton Editori
nr. pag. 322
prezzo di copertina: euro 14,90

"Nella notte newyorchese niente è quello che sembra. Due occhi si confondono tra la folla. Gli occhi di un assasino"
Kathy Reichs sostiente che è "un triller appassionante, si legge tutto d'un fiato" beh non posso darle torto, l'ho letto in meno di una settimana, l'ho letteralmente divorato nei rari momenti liberi che ho avuto.
Ero molto incuriosità dal fatto che paresse tratto da una storia vera, anche se su internet non avevo capito bene di preciso di cosa si trattasse, alla fine del libro, nella nota dell'autore, si capisce cosa voleva dire questa affermazione.
Sostiene che gli scrittori creano gli intrecci a partire da un'osservazione iniziale chiedendosi all'infinito "e se?"
L'osservazione in questo caso sono più casi realmente successi, i delitti commessi su giovani donne che si ritrovano a notte fonda a girare per New York, cose che purtroppo succedono troppo spesso.
Tutto il resto viene dalla fantastica mente di Alafair Burke. Qualcuno avrà già sicuramente sentito questo cognome in quanto pare sia figlia d'arte, anche il padre è scrittore James Lee Burke, non mi è mai capitato di leggere nulla di lui, e da quello che ho potuto capire in Italia di Alafair è stato pubblicato solo la città del terrore ma in realtà non è il suo primo libro, ne ha già scritti diversi, e se non ho capito male è il secondo con protagonista la giovane detective Ellie Hatcher.
La protagonista è diventata detective da pochissimo, è in polizia da 5 anni se non sbaglio, e ora più che mai si deve confrontare con il mondo maschile e ostile dei suoi colleghi, anche se in realtà il suo partner è decisamente più civile.
Comunque, la storia è bella, incalzante, procedente con colpi di scena, Ellie ha molto intuito ma è giovane, è donna, e appena diventata detective, è difficile per lei riuscire a seguirlo totalmente ma alla fine è proprio lei che arriva alla soluzione del caso, un caso che in realtà alla fine la riguarderà personlamente, l'assasino le fa capire chiaramente che lei in qualche modo centra e potrebbe essere la prossima vittima.
Bello, mi è davvero piaciuto, molto scorrevole, senza descrizioni pesanti come a volte capita, azione, ma non troppa, cioè il giusto. Il lettore non credo che potrebbe capire chi sia il colpevole, io devo dire che ero fuori strada.
Voto 9/10
[non so se le mie opinioni vadano bene.. do sempre voti alti e mai commenti negativi.. boh..]

lunedì 18 luglio 2011

I love Dexter - quarte stagione

ho appena finito di vedere la quarta stagione di Dexter, come sempre mi tiene con il fiato sospeso, visti tutti gli episodi in 24 ore circa.. una pazza praticamente è che è così.. non riesco a interrompere, tralascio il resto per vedere come procede
ero così contenta che Dex era riuscito a prendere il cattivo che il finale mi ha lasciata completamente sconvolta, non avrei mai pensato a una cosa del genere.. in fondo è semplicemente la storia che si ripete, come nella vita, ciò che è stato è e quello che è sarà, un po' quello che diceva nonno Libero...
mi è piaciuto, non vedo l'ora d vedere la 5 serie, uffy.. secondo me questa serie la fanno sempre troppo corta..
voto 9/10 [solo per il finale tristissimo, se no era un 10 e lode]

sabato 16 luglio 2011

Natascha Kampusch 3096 giorni

Natascha Kampusch 3096 giorni
edizioni bompiani overlook
pagg. 295
prezzo di copertina 17,50


3096 giorni spiegati in 295 pagine lette in un giorno solo, una storia sconvoltente, terribilmente vera
ti entra dentro, ti sconvolge
una ragazzina di 10 anni, che come tutti ascolta la tv e sente parlare di ragazzine della sua età rapite, violentate, uccise, ma erano tutte magroline e bionde, lei con il suo bel visetto paffuto pensavo di essere al di fuori degli obbiettivi di pazzi psicopatici e invece..
ti fa riflettere, ti fa riflettere su come il male sia vicino a noi, e nessuno ne è immune, ti fa pensare a come persone apparentemnte insignificanti possano trasformarsi in mostri, ti fa riflettere sul lato psicologico di una ragazzina di 10 anni che per 8 anni, negli anni dello sviluppo, è sequestrata, ti fa capire come non sia tutto o bianco o nero, come dice lei, ma esistono un infinità di sfumature di grigio, per questo motivo lei non odia come tutti si aspettano il suo rapitore, e non si sente di rientrare nella classica sindrome di stoccolma
in fondo, come dice lei stessa, non è tanto diversa la sua situazione dalla situazione di mogli maltrattate che non denunciano il proprio marito, il modo in cui il rapitore era riuscito a condizionarla è incredibile, ma la sua forza d'animo lo è stato ancora maggiore
ammetto che all'epoca non avevo seguito molto il caso, quando lei è riuscita a fuggire, ora ho letto delle cose su internet di quegli anni che mi lasciano un po' con l'amaro in bocca, tra l'altro alcune cose le ha scritte lei stessa nel suo libro, di come l'opinione pubblica fatichi a crederle, o pensi che ci sia sotto dell'altro, le stesse forze dell'ordine a un certo punto non la consideravano quasi più come la vittima, ma pensavano coprisse qualcun altro, o forse l'hanno fatto semplicemente per coprire le loro mancanze..
consiglio di leggerlo

voto 4/5

il mago di Oz

Il mago di Oz
di Baum Frank
edizioni De Agostini
pag. 155
prezzo di copertina 6,90


Dopo Pollyanna un altro classico per ragazzi. Da ragazzina avevo visto il film, ma devo dire che non me lo ricordavo per nulla, cioè.. a parte le cose principali, Dorothy che vuol tornare a casa, il leone codardo che vuole il coraggio, l'uomo di latta che desidera un cuore e lo spaventapasseri che vuole un cervello e il bluff del mago di Oz. Le scarpette nel film sono sicurissima che sono rosse, nel libro sono argentate. Sono stata immersa in questo fantastico viaggio. Mi piacerebbe rivedere il film per vedere se le cose che non ricordavo sono dovute alla mia scarsa memoria o alle differenze tra libro e sceneggiatura.
E' stata una lettura molto piacevole, ma devo dire che non mi ha soddisfatta molto, in alcuni tratti c'erano frasi che mi deludevano, è una storia per bambini a volte però mi pare che se lo dimentica mettendo cosa non proprio adeguate.. o forse sono io che con gli occhi da adulto le vedo così.. è un vero peccato che non avessi letto questi libri da bambina...

voto 8/10

Pollyanna

Pollyanna di Porter Eleanor
pag. 213
edizione De Agostini
prezzo di copertina 6,90 euro

Quali commenti si possono fare... credo che tutti conoscono la storia di Pollyanna, soprattutto chi come me ha visto il cartone. Il libro, come il cartone, ti porta gioia, felicità, speranza. La storia bene o male è la stessa del cartone, che ovviamente è stato più diluito.
Il libro si ferma praticamente all'incidente di Pollyanna, la bambina che va nella famosa clinica dove riesce a muovere i primi passi e la zia che si sposa con il medico, nel cartone ricordo che dopo di questo c'è un'altro bel pezzo di storia che qui non è presente.
La storia scorre senza problemi, si lascia leggere bene.
Non sapevo esistesse anche il libro Pollyanna cresce, l'ho già ordinato perchè sono curiosa di vedere cosa succede dopo.

voto 9/10

Le figlie perdute della Cina

Le figlie perdute della Cina
di Xinran
pag. 244
prezzo di copertina 17,60
editore: Longaresi



Un libro toccante, ti tocca proprio dentro, fino in fondo, ti fa piangere e sperare che tutti possano capire. A tratti è molto duro e crudo, ma è indispensabile. E' il primo libro che leggo di Xinran ma non sarà l'unico.
Un libro per capire, per crescere, per migliorare.
voto 10/10

mercoledì 25 maggio 2011

a un passo dal baratro

A un passo dal baratro. Perché Medjugorje ha cambiato la mia vita
di Paolo Brosio
pag. 263 con illustrazioni
edizione piemme, collana numeri primi
prezzo di copertina euro 13,00

non mi piace leggere libri di personaggi famosi, a meno che non abbiano qualcosa di significativo da dire, cosa di più significativo di una conversione, un lungo e difficile cammino di un uomo smarrito, perso che ritrova se stesso nella fede, grazie alla quale riesce a capire molte cose
un libro bello, toccante, l'ho appena finito e presto inizierò il prossimo "Profumo di lavanda"
non so che dire.. da leggere, lo stile di scrittura è molto scorrevole e non pesante, è un autobiografia, si parte dall'inizio, dagli albori, fino all'approdo alla fede... i fatti scritti sono toccanti
alla fne del libro sono presenti delle foto della vita di Brosio
lo consiglio