Domani lo spirito di abbandono per accettare le cose che non posso cambiare.
Donami anche lo spirito di forza per cambiare le cose che posso cambiare.

domenica 31 luglio 2011

L'uomo illustrato di Ray Bradbury

L'uomo illustrato
di Ray Bradbury
traduzione di Giuseppe Costigliola
Fanucci Editore - collezione immaginario Dick
pag. 239
prezzo di copertina 14 euro


Di Ray Bradbury avevo letto Farenheit 451, lettura scolastica diciamo, che mi era piaciuto molto, a dire la verità tempo fa l'avevo rispolverato con l'intenzione di rileggerlo, lo farò prima o poi.
Pare che l'uomo illustrato sia molto simile a cronache marziane, scritto nello stesso periodo di farenheit 451, non posso fare un pagone non avendolo letto, ma lo farò.

Ray Bradbury un caldo pomeriggio di settembre incontra l'Uomo Illustrato. E' vestito di tutto punto nonostante il caldo, e chiede a Ray informazioni su come trovare un lavoro, pare che lui non riesca a tenerne uno e il problema sono i suoi tatuaggi. Si spoglia e li mostra a Ray, l'uomo è ricoperto di tatuaggi, magnifici tatuaggi, i colori brillano, sembrava il capolavoro di un genio, in realtà li ha realizzati da una vecchietta che l'uomo illustrato crede venire dal futuro. Da quel giorno la sta cercando perchè questi tatuaggi, o come lei preferiva chiamare illustrazioni sulla pella, erano la sua rovina, la causa per cui non riusciva a tenersi un lavoro... il problema è che di notte queste illustrazioni prendono vita, ognuna racconta una storia diversa.
Nota particolare: sulla scapola destra la vecchietta non ha lasciato illustrazioni, in quella parte del corpo, dopo un po' che parla con una persona, compare il modo in cui la persona morirà.
I tatuaggi sono sedici e Ray racconta le sedici storie a cui assiste durante la notte.
Le storie sono tutte davvero incredibili, con un fondo di verità, di morale, di amarezza incredibile.
Non saprei dire quale mi è piaciuta di più... racchiudono tutte un mondo particolare con una visione diversa.
Nel capitolo finale del libro Ray scorge la scopola destra dell'uomo illustrato e vede ciò che gli capiterà...
Mi è piaciuto tanto, tantissimo, lo consiglio.

Voto 5/5

sabato 30 luglio 2011

vincere

Vincere
film di Marco Bellochio
durata 124' minuti
con Giovanna Mezzogiorno, Filippo Timi


Ieri sera ho visto il film "Vincere", come già detto nel post precedente, ripercorre la vita di Ida Dalser e della sua straziante storia con Benito Mussolini.
Come dice il retro della copertina del dvd nella vita di Mussolini esiste uno scandalo segreto: una moglie e un figlio riconosciuto e poi negato. Lei è una donna che grida la sua verità fino alla fine, nonostante il disegno del regime di distruggere ogni traccia che la colleghi al Duce.
Per il regime Ida è ua minaccia, una donna da rinchiudere in un ospedale psichiatrico, lontano dal figlio, dalla famiglia, dove nonostente tutto rivendica il suo ruolo di moglie leggitma del Duce e madre del suo primo figlio maschio Benito Albino Mussolini.
La forza di questa donna nel rivendicare i suoi diritti sono impressionanti, non cede davanti a nulla, lei è la moglie di mussolini e gli ha dato il suo primo maschio.
Di sicuro entra più nei dettagli del libro di cui parlavo ieri, molto bello.
La cosa brutta e tragica è che è realtà, hanno provato a eliminare Ida Dalser e il suo piccino dalla memoria storica senza riuscirci, il grido di Ida resterà per sempre nella storia. La crudeltà dell'uomo che lei ha amato alla follia rimarrà in eterno. E poi, con mio grande rammarico, come dico sempre, chi ne fa le spese sono sempre i figli, di sicuro Benitino non sarà cresciuto bene in questa situazione...
Appena potrò leggerò anche "Il figlio segreto del Duce. La storia di Benito Albino Mussolini e di sua madre, Ida Dalser" di Pierono Alfredo... accidenti sono proprio una donnetta pettegola che si fa gli affari degli altri :-) è solo che mi piace capire le situazioni, soprattutto situazioni come queste.

voto film 8/10

venerdì 29 luglio 2011

Mussolini ha deciso di internarmi col piccino

«Mussolini ha deciso di internarmi col piccino».
Lettere di Ida Dalser a Luigi Albertini 1916-1925
a cura di Lorenzo Benadusi
editore Fondazione Corriere della Sera - Le carte del corriere
pag. 180
prezzo di copertina 10,00 euro


Ho scoperto la storia per caso, non ne ero a conoscenza, le mia lacune in campo storico.. o meglio sulla figura di Benito Mussolini. Ida Dalser pare sia stata la prima moglie di Mussolini, sposata solo con rito religioso, anche se lui ha negato. La loro unione è nato Benito Albino Mussolini. Si Mussolini di cognome, perchè lo ha riconosciuto. Ovviamente Ida non è stata la sua unica moglie, lui preferì comunque rimanare con Rachele, forse perchè più facile da sottomettere? Non lo so, non ho letto abbastanza sull'argomento. Anche se in quanto a sottomissione.. Ida era pazza di lui, ha dato tutto per lui, economicamente, sentimentalmente, e probabilmente anche la sua salute mentale. Non dico che fosse realmente pazza però un dolore profondo può portarti un po' alla follia.
Nonostante riconebbe Benitino, come lo chiama la madre nelle lettere nel libro, non si è mai curato del suo sostentamento, lei era senza soldi senza una casa, non aveva coperte per il bambino, non aveva nulla da dargli...
La storia è interessante, però il libro non lo consiglio..  la parte più interessante è l'introduzione di Lorenzo Benadusi, che racconta appunto la storia di Ida e di Mussolini. Nelle lettere che Ida ha scritto a Luigi Albertini, l'allora direttore del Corriere della Sera, si può leggere tutta la disperazione di una donna ferita, di una madre preoccupata per il figlio... però.. non lo so.. mi ha lasciata insoddisfatta.. forse perchè avrei voluto sapere di più su questa donna e la sua storia. Sia lei che il figlio sono stati internati in manicomio. E' morta prima lei, poi il figlio, aveva 27 anni, tra l'altro viene obbligato a cambiare il cognome in Bernardi.
Non so sinceramente come esprimermi su questo libro... 10 euro per un riassunto così sunto di una storia del genere.. eccessivo direi..
Forse stasera guarderò il fim Vincere, che tratta appunto della storia di Mussolini, in particolare della sua relazione con Ida.

voto 2/5

domenica 24 luglio 2011

Harry Potter e la pietra filosofale

Harry Potter e la pietra filosofale
di J. K. Rowling
edizione salani editore - biblioteca economica
nr. pagine 300
prezzo di copertina euro 9,00

Prosegue la mia maratona dei libri e... Harry Potter ha fatto una nuova vittima eheh.
E' la prima edizione economica di Harry Potter, mi ero ripromessa che quando sarebbe uscita un edizione ecominica lo avrei letto. Non mi interessava particolarmente, diciamo che è più che altro curiosità.
Non mi hanno mai attirato particolarmente nemmeno i film, anche se devo dire che non sono mai riuscita a vederne uno dall'inizio alla fine.
Ho letto su internet che i culturi del maghetto non approvano molto questa edizione, l'ho scoperto quando ormai l'avevo già presa, non ho potuto valutare prima se prenderla ugualmente o no, probabilmente avrei preso allora l'edizione normale...
Non avendone mai letti prima ne seguito i film non so di preciso quali siano le differenze, come dicevo alcuni dicono che non va bene, altri invece dicono che sia uguale, leggermente più precisa.
La copertina sinceramente non è un granchè.. bella la firma di Harry Potter, che pare sia proprio dell'autrice, carino il retro con cornice l'insegna del binario 9 3/4 e il bagaglio di Harry. La prima invece.. con questa scacchiera, la torre e il cavallo.. non mi è piaciuta, devi conoscere il contenuto per capire che ha un significato.
La lettura è scorrevole, piacevole, mi sono completamente immersa in questo mondo strabiliante, con questi giovani maghetti che scoprono le meraviglie e non solo di questa nuova realtà.
E' bello scoprire insieme a Herry, imparare con lui, e seguirlo nelle sue avventure.
Adoro Hermione, anche se in reatà nel film, nel primo, l'ho adorata da subito, nel libro invece ci vuole un attimo prima di digerirla.
Ron invece è sempre Ron, simpatico, timido e rosso eheh
Non credo ci sia molto da dire su questo libro.. tutti lo conoscono.
Non mi fa impazzire però lo consiglio, è una lettura piacevole per trascorrere qualche momento staccando la spina dal mondo reale e immergersi nella fantasia di una scrittrice davvero molto brava.

voto 3/5

sabato 23 luglio 2011

la città del terrore

La città del terrore
di Alafair Burke
Newton Compton Editori
nr. pag. 322
prezzo di copertina: euro 14,90

"Nella notte newyorchese niente è quello che sembra. Due occhi si confondono tra la folla. Gli occhi di un assasino"
Kathy Reichs sostiente che è "un triller appassionante, si legge tutto d'un fiato" beh non posso darle torto, l'ho letto in meno di una settimana, l'ho letteralmente divorato nei rari momenti liberi che ho avuto.
Ero molto incuriosità dal fatto che paresse tratto da una storia vera, anche se su internet non avevo capito bene di preciso di cosa si trattasse, alla fine del libro, nella nota dell'autore, si capisce cosa voleva dire questa affermazione.
Sostiene che gli scrittori creano gli intrecci a partire da un'osservazione iniziale chiedendosi all'infinito "e se?"
L'osservazione in questo caso sono più casi realmente successi, i delitti commessi su giovani donne che si ritrovano a notte fonda a girare per New York, cose che purtroppo succedono troppo spesso.
Tutto il resto viene dalla fantastica mente di Alafair Burke. Qualcuno avrà già sicuramente sentito questo cognome in quanto pare sia figlia d'arte, anche il padre è scrittore James Lee Burke, non mi è mai capitato di leggere nulla di lui, e da quello che ho potuto capire in Italia di Alafair è stato pubblicato solo la città del terrore ma in realtà non è il suo primo libro, ne ha già scritti diversi, e se non ho capito male è il secondo con protagonista la giovane detective Ellie Hatcher.
La protagonista è diventata detective da pochissimo, è in polizia da 5 anni se non sbaglio, e ora più che mai si deve confrontare con il mondo maschile e ostile dei suoi colleghi, anche se in realtà il suo partner è decisamente più civile.
Comunque, la storia è bella, incalzante, procedente con colpi di scena, Ellie ha molto intuito ma è giovane, è donna, e appena diventata detective, è difficile per lei riuscire a seguirlo totalmente ma alla fine è proprio lei che arriva alla soluzione del caso, un caso che in realtà alla fine la riguarderà personlamente, l'assasino le fa capire chiaramente che lei in qualche modo centra e potrebbe essere la prossima vittima.
Bello, mi è davvero piaciuto, molto scorrevole, senza descrizioni pesanti come a volte capita, azione, ma non troppa, cioè il giusto. Il lettore non credo che potrebbe capire chi sia il colpevole, io devo dire che ero fuori strada.
Voto 9/10
[non so se le mie opinioni vadano bene.. do sempre voti alti e mai commenti negativi.. boh..]

lunedì 18 luglio 2011

I love Dexter - quarte stagione

ho appena finito di vedere la quarta stagione di Dexter, come sempre mi tiene con il fiato sospeso, visti tutti gli episodi in 24 ore circa.. una pazza praticamente è che è così.. non riesco a interrompere, tralascio il resto per vedere come procede
ero così contenta che Dex era riuscito a prendere il cattivo che il finale mi ha lasciata completamente sconvolta, non avrei mai pensato a una cosa del genere.. in fondo è semplicemente la storia che si ripete, come nella vita, ciò che è stato è e quello che è sarà, un po' quello che diceva nonno Libero...
mi è piaciuto, non vedo l'ora d vedere la 5 serie, uffy.. secondo me questa serie la fanno sempre troppo corta..
voto 9/10 [solo per il finale tristissimo, se no era un 10 e lode]

sabato 16 luglio 2011

Natascha Kampusch 3096 giorni

Natascha Kampusch 3096 giorni
edizioni bompiani overlook
pagg. 295
prezzo di copertina 17,50


3096 giorni spiegati in 295 pagine lette in un giorno solo, una storia sconvoltente, terribilmente vera
ti entra dentro, ti sconvolge
una ragazzina di 10 anni, che come tutti ascolta la tv e sente parlare di ragazzine della sua età rapite, violentate, uccise, ma erano tutte magroline e bionde, lei con il suo bel visetto paffuto pensavo di essere al di fuori degli obbiettivi di pazzi psicopatici e invece..
ti fa riflettere, ti fa riflettere su come il male sia vicino a noi, e nessuno ne è immune, ti fa pensare a come persone apparentemnte insignificanti possano trasformarsi in mostri, ti fa riflettere sul lato psicologico di una ragazzina di 10 anni che per 8 anni, negli anni dello sviluppo, è sequestrata, ti fa capire come non sia tutto o bianco o nero, come dice lei, ma esistono un infinità di sfumature di grigio, per questo motivo lei non odia come tutti si aspettano il suo rapitore, e non si sente di rientrare nella classica sindrome di stoccolma
in fondo, come dice lei stessa, non è tanto diversa la sua situazione dalla situazione di mogli maltrattate che non denunciano il proprio marito, il modo in cui il rapitore era riuscito a condizionarla è incredibile, ma la sua forza d'animo lo è stato ancora maggiore
ammetto che all'epoca non avevo seguito molto il caso, quando lei è riuscita a fuggire, ora ho letto delle cose su internet di quegli anni che mi lasciano un po' con l'amaro in bocca, tra l'altro alcune cose le ha scritte lei stessa nel suo libro, di come l'opinione pubblica fatichi a crederle, o pensi che ci sia sotto dell'altro, le stesse forze dell'ordine a un certo punto non la consideravano quasi più come la vittima, ma pensavano coprisse qualcun altro, o forse l'hanno fatto semplicemente per coprire le loro mancanze..
consiglio di leggerlo

voto 4/5

il mago di Oz

Il mago di Oz
di Baum Frank
edizioni De Agostini
pag. 155
prezzo di copertina 6,90


Dopo Pollyanna un altro classico per ragazzi. Da ragazzina avevo visto il film, ma devo dire che non me lo ricordavo per nulla, cioè.. a parte le cose principali, Dorothy che vuol tornare a casa, il leone codardo che vuole il coraggio, l'uomo di latta che desidera un cuore e lo spaventapasseri che vuole un cervello e il bluff del mago di Oz. Le scarpette nel film sono sicurissima che sono rosse, nel libro sono argentate. Sono stata immersa in questo fantastico viaggio. Mi piacerebbe rivedere il film per vedere se le cose che non ricordavo sono dovute alla mia scarsa memoria o alle differenze tra libro e sceneggiatura.
E' stata una lettura molto piacevole, ma devo dire che non mi ha soddisfatta molto, in alcuni tratti c'erano frasi che mi deludevano, è una storia per bambini a volte però mi pare che se lo dimentica mettendo cosa non proprio adeguate.. o forse sono io che con gli occhi da adulto le vedo così.. è un vero peccato che non avessi letto questi libri da bambina...

voto 8/10

Pollyanna

Pollyanna di Porter Eleanor
pag. 213
edizione De Agostini
prezzo di copertina 6,90 euro

Quali commenti si possono fare... credo che tutti conoscono la storia di Pollyanna, soprattutto chi come me ha visto il cartone. Il libro, come il cartone, ti porta gioia, felicità, speranza. La storia bene o male è la stessa del cartone, che ovviamente è stato più diluito.
Il libro si ferma praticamente all'incidente di Pollyanna, la bambina che va nella famosa clinica dove riesce a muovere i primi passi e la zia che si sposa con il medico, nel cartone ricordo che dopo di questo c'è un'altro bel pezzo di storia che qui non è presente.
La storia scorre senza problemi, si lascia leggere bene.
Non sapevo esistesse anche il libro Pollyanna cresce, l'ho già ordinato perchè sono curiosa di vedere cosa succede dopo.

voto 9/10

Le figlie perdute della Cina

Le figlie perdute della Cina
di Xinran
pag. 244
prezzo di copertina 17,60
editore: Longaresi



Un libro toccante, ti tocca proprio dentro, fino in fondo, ti fa piangere e sperare che tutti possano capire. A tratti è molto duro e crudo, ma è indispensabile. E' il primo libro che leggo di Xinran ma non sarà l'unico.
Un libro per capire, per crescere, per migliorare.
voto 10/10