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sabato 23 luglio 2011

la città del terrore

La città del terrore
di Alafair Burke
Newton Compton Editori
nr. pag. 322
prezzo di copertina: euro 14,90

"Nella notte newyorchese niente è quello che sembra. Due occhi si confondono tra la folla. Gli occhi di un assasino"
Kathy Reichs sostiente che è "un triller appassionante, si legge tutto d'un fiato" beh non posso darle torto, l'ho letto in meno di una settimana, l'ho letteralmente divorato nei rari momenti liberi che ho avuto.
Ero molto incuriosità dal fatto che paresse tratto da una storia vera, anche se su internet non avevo capito bene di preciso di cosa si trattasse, alla fine del libro, nella nota dell'autore, si capisce cosa voleva dire questa affermazione.
Sostiene che gli scrittori creano gli intrecci a partire da un'osservazione iniziale chiedendosi all'infinito "e se?"
L'osservazione in questo caso sono più casi realmente successi, i delitti commessi su giovani donne che si ritrovano a notte fonda a girare per New York, cose che purtroppo succedono troppo spesso.
Tutto il resto viene dalla fantastica mente di Alafair Burke. Qualcuno avrà già sicuramente sentito questo cognome in quanto pare sia figlia d'arte, anche il padre è scrittore James Lee Burke, non mi è mai capitato di leggere nulla di lui, e da quello che ho potuto capire in Italia di Alafair è stato pubblicato solo la città del terrore ma in realtà non è il suo primo libro, ne ha già scritti diversi, e se non ho capito male è il secondo con protagonista la giovane detective Ellie Hatcher.
La protagonista è diventata detective da pochissimo, è in polizia da 5 anni se non sbaglio, e ora più che mai si deve confrontare con il mondo maschile e ostile dei suoi colleghi, anche se in realtà il suo partner è decisamente più civile.
Comunque, la storia è bella, incalzante, procedente con colpi di scena, Ellie ha molto intuito ma è giovane, è donna, e appena diventata detective, è difficile per lei riuscire a seguirlo totalmente ma alla fine è proprio lei che arriva alla soluzione del caso, un caso che in realtà alla fine la riguarderà personlamente, l'assasino le fa capire chiaramente che lei in qualche modo centra e potrebbe essere la prossima vittima.
Bello, mi è davvero piaciuto, molto scorrevole, senza descrizioni pesanti come a volte capita, azione, ma non troppa, cioè il giusto. Il lettore non credo che potrebbe capire chi sia il colpevole, io devo dire che ero fuori strada.
Voto 9/10
[non so se le mie opinioni vadano bene.. do sempre voti alti e mai commenti negativi.. boh..]

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