L'uomo illustrato
di Ray Bradbury
traduzione di Giuseppe Costigliola
Fanucci Editore - collezione immaginario Dick
pag. 239
prezzo di copertina 14 euro
Di Ray Bradbury avevo letto Farenheit 451, lettura scolastica diciamo, che mi era piaciuto molto, a dire la verità tempo fa l'avevo rispolverato con l'intenzione di rileggerlo, lo farò prima o poi.
Pare che l'uomo illustrato sia molto simile a cronache marziane, scritto nello stesso periodo di farenheit 451, non posso fare un pagone non avendolo letto, ma lo farò.
Ray Bradbury un caldo pomeriggio di settembre incontra l'Uomo Illustrato. E' vestito di tutto punto nonostante il caldo, e chiede a Ray informazioni su come trovare un lavoro, pare che lui non riesca a tenerne uno e il problema sono i suoi tatuaggi. Si spoglia e li mostra a Ray, l'uomo è ricoperto di tatuaggi, magnifici tatuaggi, i colori brillano, sembrava il capolavoro di un genio, in realtà li ha realizzati da una vecchietta che l'uomo illustrato crede venire dal futuro. Da quel giorno la sta cercando perchè questi tatuaggi, o come lei preferiva chiamare illustrazioni sulla pella, erano la sua rovina, la causa per cui non riusciva a tenersi un lavoro... il problema è che di notte queste illustrazioni prendono vita, ognuna racconta una storia diversa.
Nota particolare: sulla scapola destra la vecchietta non ha lasciato illustrazioni, in quella parte del corpo, dopo un po' che parla con una persona, compare il modo in cui la persona morirà.
I tatuaggi sono sedici e Ray racconta le sedici storie a cui assiste durante la notte.
Le storie sono tutte davvero incredibili, con un fondo di verità, di morale, di amarezza incredibile.
Non saprei dire quale mi è piaciuta di più... racchiudono tutte un mondo particolare con una visione diversa. Nel capitolo finale del libro Ray scorge la scopola destra dell'uomo illustrato e vede ciò che gli capiterà...
Mi è piaciuto tanto, tantissimo, lo consiglio.
Voto 5/5
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