Lolita
di Vladimir Nabokov
Gli Adelphi
pag. 400
prezzo di copertina euro 11,00
Difficile commentare questo libro... è narrato in prima persona, una specie di diario - memorie del prof. Humbert Humbert. Il protagonista è attratto da quelle che lui chiama ninfette, giovanissime ragazze, ancora bambine, che le ricordano il suo primo amore.
La storia non la conoscevo per niente, in fondo non è male, anche se devo dire la verità il modo in cui è scritto è un po' pesante, a volte dispersivo, non riuscivo a seguire tutto bene, l'ho finito per principio, perchè non mi va di iniziare un libro e lasciarlo a metà, ma devo dire che è stata dura. Inoltre ci sono citazioni, frasi, in francese, senza traduzione, questo di sicuro non aiuta la lettura.
La prima edizione fu pubblicata nel 1955 in Francia. E' stato molto difficile per l'autore trovare una casa editrice che lo pubblicasse a causa dei contenuti che vertevano sulla pedofilia e l'incesto.
Incesto a dire la verità non centra nulla, visto che questa ragazzina non è sua figlia, in fondo io non la vedo nemmeno come una figliastra.
Pedofilia.. certamente essendoci un uomo adulto che si eccita con bambine-ragazzine.. però sinceramente non lo vedo un romanzo così scabroso come potrebbe sembrare, in fondo lui la sua Lolita la adora, la venera, è pronto a qualsiasi cosa per lei... certo non sono favorevole a un tipo di rapporto del genere, ci mancherebbe, è vero che è solo un romanzo ma purtroppo i romanzi prendono spunto dalla vita vera ed è una cosa ignobile la pedofilia.. perl questo romanzo.. non lo so.. non lo accuserei di nulla del genere.
I pedofili sono i criminali peggiori del mondo, è una malattia, dopo aver letto Un uomo per bene di Claudio Camarca devo dire che sono contraria alla castrazione chimica di questi ignobili soggetti, non è uno stimolo fisico il loro ma è mentale, è una forza mentale più forte di loro, a volte se ne rendono conto, a volte no. Dovrebbero essere isolati a vita. Non credo nemmeno ci sia la possibilità di un recupero per loro, e provare a reintegrarli nel mondo è troppo pericoloso, i traumi subiti da bambini-ragazzini si ripercuotono per l'intera vita e... come si dice.. metterli in prigione e buttare la chiave, magari un aiuto psicologico gli farebbe bene, ma non darei loro la possibilità di uscire, stare dentro qualche anno e poi tornare fuori e fare tutto quello che vogliono come prima, mentre le loro povere vittime devono scontare la loro pena, portare il loro fardello, per tutta la vita...
Scusate.. piccola digressione che non centrava nulla...
Il libro comunque come ho detto non l'ho trovato particolarmente scorrevole per il modo confusionario in cui a me personalmente sembra scritto.
voto 2/5
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