Domani lo spirito di abbandono per accettare le cose che non posso cambiare.
Donami anche lo spirito di forza per cambiare le cose che posso cambiare.
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lunedì 31 ottobre 2011
giovedì 27 ottobre 2011
Frankenstein - ossia il moderno prometeo
Frankenstein, ossia il moderno prometeo
di Mary Shelley
Oscar Mondadori
pag. 232
di Mary Shelley
Oscar Mondadori
pag. 232
Non vorrei sbagliare la la mia edizione è del 1982, acquistata su http://www.comprovendolibri.it/, quindi non so il prezzo, però ci sono varie edizioni e vari prezzi.
Mary Shelley, l'autrice, appena 19enne, in un estate del 1816, si ritrovò a trascorrere giornate piovose e tristi con George Gordon Byron e John William Polidori. Byron ebbe un idea per far trascorrere il tempo: inventare storie paurose. Per Byron e Polidori non fu cosa complicata. Mary invece si prese più tempo, voleva stupire i due uomini. Una sera, appena andata a letto, dopo alcuni discorsi con i suoi compagni, ebbe una visione il "mostro", questa fu l'ispirazione per il libro.
Che dire... una cosa che dico praticamente quasi sempre di un libro che mi piace è che la scrittura è scorrvole e si legge molto piacevolemente senza difficoltà.
Il racconto si apre con le lettere che il capitano Robert Walton scrive alla sorella descrivendogli la sua spedizione.
Dopo l'incontro con Victor Frankenstein il romanzo passa a essere scritto in prima persona dallo stesso Victor, sono praticamente le sue memorie, che Robert Walton vuol poi inviare alla sorella.
A un certo punto cambia di nuovo il punto di vista e il narratore e diventa il mostro, ritornerà ad essere Frankenstei, poi Walton per finire con le parole del mostro.
Devo dire che come dice la quarta di copertina "il romanzo riserverà indubbiamente piacevoli sorprese a chi, influenzato da tutta una serie di riduzioni cinematogragieche, si aspetta una vicenda incentrata sulla cieca brutalità del mostro e sul snso di distruzzione. La storia ha invece un respiro molto più ampio"
In realtà il "mostro" non è un demone maligno che gode delle sofferenze che infligge, ma ha una natura delicata e sensibile esasperata dalla solitudine e dal disprezzo subito, è un incompreso la cui malvagità non è altro che ira e vendetta "Credimi, Frankestein: io ero caritatevole, il mio animo ardeva di amore e umanità, ma non sono io solo, miserabilmente solo? Tu, il mio creatore, mi detesti; quale speranze posso raccogliere dai tuoi esseri umani che non mi devono niente? Loro mi disprezzano e mi odiano"
"Le leggi dell'uomo permettono ai colpevoli, per quanto crudeli essi siano, di parlare in propria difesa, prima di essere condannati. Ascoltami, Frankenstein. Tu mi accusi di un omicidio, e tuttavia vorresti, con la coscienza tranquilla, distruggere la tua proprio creatura. Oh, sia lode all'eterna giustizia dell'uomo!"
Sarà un libro che rileggerò sicuramente in futuro, a causa di problemi personali non sono riuscita a godermelo al 100%, però è davvero stupendo, darebbe diversi spunti su cui riflettere.
Io sinceramente ho adorato il mostro, sarà il mio animo da crocerossina, però avrei voluto dargli quel po' di affetto di cui aveva bisogno, avrei voluto ascoltarlo, cosa che nessuno mai ha fatto...
voto 5/5
venerdì 21 ottobre 2011
Le terrificanti storie di zio Montague
Le terrificanti storie di zio Montague
di Priestley Chris
Newton Compton
pag. 180
prezzo di copertina 14,90 euro
[edizione economica 6,90 euro]
di Priestley Chris
Newton Compton
pag. 180
prezzo di copertina 14,90 euro
[edizione economica 6,90 euro]
Priestley Chris è un famoso scrittore inglese di horror per ragazzi. In italiano però sono stati tradotti solo tre dei suoi tanti libri, che fanno parte tutti e tre di una stessa collana in inglese "Tales of Terror" in italiano i primi due hanno mantenuto diciamo un titolo simile "Le terrificanti storie di zio Montague" e "Le terrificanti storie del Vascello Nero", il terzo libro invece, uscito da pochi giorni nelle librerie, si intitola "Storie da leggere con la luce accesa".
Io ho acquistato i primi due libri e per ora letto solo le storie di zio Montague.
I libri sono molto belli, sono illustrati, con le copertine rigide e morbidose.
Devo dire che c'è un aneddoto molto interessante riguardante i disegni sulle copertine dell'edizione inglese e quella italiana, per quanto riguarda il primo libro; per il secondo è rimasta la stessa immagine dell'edizione inglese. Per saperne di più, sia sull'anedotto, sia per avere uno stupendo commento su questi libri, consiglio di vedere questo video.
Il piccolo Edward attraversa un oscuro bosco per arrivare dallo zio Montague [anche se non è sicuro sull'esatto legamene di parentela che esiste tra di loro, dovrebbe essere uno zio di secondo o terzo grado, ma nessuno lo sa con precisione].
Lo zio vive con il suo maggiordomo, un uomo che da una sensazione di irrequietezza a Edward anche se non sa nemmeno come sia il suo aspetto.
A Edward "piace" trascorrere il tempo con lo zio. Per tutto il tempo stanno nello studio dello zio, che è pieno zeppo di oggi di vario tipo, dietro ogni oggetto si nasconde una terrificante storia che Montague racconta al nipote. Edward ascolta i racconti dello zio con il fiato sospeso, da un lato incredulo dall'altro terrorizzato...
La casa dello zio da a Edward strane sensazion, anche se non è sicuro su cosa siano dovute...
E' un libro che viene indicato per ragazzi dai 12 anni, ma ne ho sentito parlare molto bene da persone più adulte che ho voluto provarne. Amazon lo paragona addirittuara a Poe.
Che dire.. i racconti sono scritti molto bene, è molto scorrevole, l'ho divorato in due giorni. I racconti sono paurosi, che letti di sera con una sola piccola lucetta accesa ti può rendere inquieto
Non è nulla di eccezionale, però mi è piaciuto.
Voto 4/5
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